FilmUP.com > Forum > Tutto Cinema - V per Vendetta
  Indice Forum | Registrazione | Modifica profilo e preferenze | Messaggi privati | FAQ | Regolamento | Cerca     |  Entra 

FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > V per Vendetta   
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 )
Autore V per Vendetta
cabal22

Reg.: 15 Mar 2006
Messaggi: 2812
Da: Livorno (LI)
Inviato: 14-10-2006 20:00  
quote:
In data 2006-10-14 18:30, Kermunos scrive:
quote:
In data 2006-10-14 17:54, luis63 scrive:
posso,se chualcuno di voi ha visto il film..?


???





  Visualizza il profilo di cabal22  Invia un messaggio privato a cabal22  Vai al sito web di cabal22    Rispondi riportando il messaggio originario
Kermunos

Reg.: 19 Nov 2004
Messaggi: 2306
Da: Gorizia (GO)
Inviato: 14-10-2006 20:39  
quote:
In data 2006-10-14 20:00, cabal22 scrive:
quote:
In data 2006-10-14 18:30, Kermunos scrive:
quote:
In data 2006-10-14 17:54, luis63 scrive:
posso sapere,se chualcuno di voi ha visto il film..?


???







_________________
"Fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido, per mantenere la mente diciamo... flessibile"

"Questo non é il Vietnam. E' FilmUp, ci sono delle regole"

  Visualizza il profilo di Kermunos  Invia un messaggio privato a Kermunos  Email Kermunos     Rispondi riportando il messaggio originario
RICHMOND

Reg.: 03 Mag 2003
Messaggi: 13088
Da: genova (GE)
Inviato: 25-07-2007 10:34  
George Orwell, nel suo romanzo intitolato 1984 (pubblicato nel 1948) , dipingeva il Pianeta in un futuro immaginario, come oppresso da un totalitarismo globalizzato e che puntava tutto sulla violazione della privacy sotto ogni sua forma: dal controllo totale all'assistenzialismo coatto, il tutto tramite l'occhio del Grande Fratello (sì, proprio quello al quale gli editori dell'omonimo e celeberrimo reality show si sono ispirati), che spiava i cittadini, facendoli sentire perennemente sotto osservazione speciale (The Big Brother is watching you! [cit.] ).
I fratelli Wachowski (autori di Matrix e ideatori di un universo cinematografico futuristico ed allucinato) lasciano nelle mani del loro fedele aiuto regista James McTeigue il compito di operare la trasposizione sul grande schermo di un fumetto particolarmente discusso per le sue calde tematiche ed i suoi toni esasperati: V per vendetta , di A. Moore e D. Lloyd, nella sua visione pessimista e particolarmente dura nei confronti della dittatura, non molto distante al romanzo di Orwell.

Da un punto di vista stilistico e tecnico, V per vendetta di McTeigue si mette in luce per buoni accorgimenti e piacevoli giochetti nella sua messa in scena: dalla fotografia che alterna toni scuri ad altri più forti (tanto rosso, per esempio) alle inquadrature dall'alto, probabilmente volte a sottolineare il punto di vista degli "opppressori".

Ma c'è da dire che, tolte le buone prove di recititazione da parte degli interpreti (in particolare la Portman nella parte della co-protagonista e John Hurt nella parte dell'antagonista), la trama e la stessa sceneggiatura si perdono in dialoghi prolissi ed oltremodo pomposi (specie nei lunghi monologhi - perché di questo in definitiva si tratta, più che di dialoghi- del protagonosta V, interpretato da Hugo Weaving), negando allo spettatore la possibilità di comprendere a pieno il senso della pellicola che, a detta di Moore, sembra essere poco fedele al fumetto originale. C'è grande attenzione all'aspetto visivo del tutto, come già detto, ma troppa trascuratezza e precipitosità nell'evoluzione della trama.
Però è interessante notare come la dittatura moderna sia dipinta, come era accaduto per Orwell, in una dimensione tecnocratica ed ancora più inquetante. I lineamenti del grande cancelliere Adam Sutler (John Hurt), che si richiamano a quelli di Hitler, campeggiano su un grande schermo, di fronte al quale siedono gli uomini del Governo e gli addetti alla sicurezza, senza incontrarsi di persona con il dittatore. E' d'obbligo sottolineare come questi ultimi siano inquadrati su sfondo nero e collocati naturalmente in basso, rispetto allo schermo dal quale il cancelliere detta i suoi ordini.
E mentre tutto ciò che ruota intorno a questo regime è caratterizzato dal buio e dalla freddezza di schermi ultrapiatti o obiettivi di videocamere ad altissima definizione, le ambientazioni e le scenografie del giustiziere degli oppressi (V) sono molto più "calde" e sembrano richiamare all' "antico", conservandone il culto attraverso ripetute citazioni filosofiche o artistiche ad opera dello stesso. Ed infondo l'obiettivo del regista è proprio questo: lo scontro totale fra un'irrispettosa tecnologia dispotica che nega cultura e libertà di pensiero, e l'arte, la fiolosofia, la letteratura, tenute in vita dai ribelli che fanno di esse la loro arma segreta per non far morire le idee.
Infatti, pur nell'incoerenza narrativa in cui questo film a volte incappa, traspare nei fotogrammi e nelle inquadrature un'autocitata (e genuina) filosofia di fondo, che lo rivaluta qualitativamente: non c'è uomo che non sia mosso da un'idea. Gli uomini vivono di idee. E mentre è sempre facile uccidere gli uomini, altrettanto non si può dire delle idee.

_________________
E la Terra sentii nell'Universo.
Sentii, fremendo, ch'è del cielo anch'ella.
E mi vidi quaggiù piccolo e sperso
errare, tra le stelle, in una stella.

[ Questo messaggio è stato modificato da: RICHMOND il 25-07-2007 alle 10:43 ]

  Visualizza il profilo di RICHMOND  Invia un messaggio privato a RICHMOND  Email RICHMOND  Vai al sito web di RICHMOND    Rispondi riportando il messaggio originario
LiNFaPuNk

Reg.: 27 Lug 2007
Messaggi: 3
Da: TReZzAnORoSa (MI)
Inviato: 27-07-2007 04:18  
se posso permettermi vorrei aggingere delle cose anke se sinceramente non ho letto gli altri post...il film V PER VENDETTA nn va solo guardato ma anke capito...gli ideali k trasmette non sono cose inventate in un momento di pazzia...ma sono ideali veri in cui io credo...e sxo k qualkun altro qui li condivida cn me...gli ideali ke trasmette secondo me qst film sono ideali ANARKICI...forse c qualk sbagliati ma per alcuni una ragione di vita x la quale si lotta...anke se qualk di ce k è tutta un utopia..puo essere...ma la cosa piu importante è crederci e non avere paura proprio come dice V...scusate magari ho scritto delle cose assurde ma sono anke le 4 e 20 di notte!!XD aspetto delle risposte!
_________________
http://it.youtube.com/watch?v=iX7019JxRt4

  Visualizza il profilo di LiNFaPuNk  Invia un messaggio privato a LiNFaPuNk    Rispondi riportando il messaggio originario
oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-07-2008 20:12  
Fra l’82 e l’85 l’Inghilterra dà alla luce un capolavoro fumettistico grazie all’apporto creativo di due geni del settore che rispondono al nome di Alan Moore e David Llyod. La distopia descritta ed ambientata in una Londra tetra e buia è riproposta, con adattamenti non sempre riusciti, dal regista McTeigue. Siamo sempre nella terra di Sua Maestà, ma la confezione fornitaci dal regista americano rimane più adattabile ad una situazione politica d’oltreoceano che mal si concilia con l’originale e fumettistica visione filoanarchica. Il film getta le sue fondamenta su una cura estetica notevole riflettendosi nello stupendo comparto visivo che trova nella scenografia e nei costumi i punti di forza, filtrati da una fotografia corposa nelle tonalità usate e nelle sue tinte unite omologanti. Eccezionalmente lascio la parola alle profetiche riflessioni di V (protagonista, mascherato da Guy Fawkes): «[…] come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. […] alcuni vorranno toglierci la parola. […] perché? Perché mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere, perché esse sono il mezzo per giungere al significato […] e la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia. Intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri […], ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole non c’è ce da guardarsi allo specchio. Io so perché l’avete fatto, so che avevate paura. […] guerre, terrore, malattie; c’era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione, a privarvi del vostro buonsenso. La paura si è impadronita di voi e il caos mentale ha fatto si che vi rivolgeste all’attuale alto cancelliere Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso.» In chiusura: «[…] l’equità, la giustizia, la libertà sono più che parole. Sono prospettive.»
_________________
Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
---------
Blog

  Visualizza il profilo di oronzocana  Invia un messaggio privato a oronzocana     Rispondi riportando il messaggio originario
Vai alla pagina ( Pagina precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 )
  
0.044669 seconds.






© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: